SECONDA PARTE - "il Barone spavaldo sul ghiaione"Siamo ancora fuori dal bar al lago Brasimone , quando passa un omino piccino-piccino su una moto grigia.
E' una bestia disumana .... ad occhi e croce saremo sui 180/200kg
Il casco sembra una capocchia di spillo in confronto al resto del corpo.
Da lontano sembrava avesse la testa piccolina , invece era normale.
Anzi forse una XL come taglia ...... era il resto che era fuori misura , quella povera moto urlava di dolore!!!
Vabbè , ci rivestiamo e ci dirigiamo verso il Lago di Suviana , dove raggiungiamo l'omino di prima che procede con un passo tranquillo .... forse troppo.
Passiamo la diga e teniamo la sinistra verso Porretta , passando davanti ad alcuni bar zeppi di motociclisti.
Il Barone gonfia un po' il petto e dà due sgasate di avvertimento per mettere tranquilli , eventuali , galletti lì intorno e per far capire chi comanda da quelle parti.
Io nemmeno ci provo , rischierei la figura del pirla e , francamente , non ho bisogno di certe cose per dimostrare ciò che sono ........ un pirla appunto!!
Teniamo la strada ed un cartello richiama la nostra attenzione.
Indica "La Prossima" che ci ospiterà per il Branka Tour di Giugno.
Cerchiamo di scovare il posto ma non lo troviamo al primo colpo ed il resto del percorso ancora da fare , ci suggerisce di lasciar perdere ..... lo faremo quando sarà il momento.
Arriviamo alla periferia di Porretta , più precisamente a Ponte della Venturina e imbocchiamo la strada per Pracchia.
Qualcuno con una buona memoria si ricorderà quel nome perchè ci siamo passati per scendere in Toscana in occasione del BrankaTour del 2009 , quello di Cerreto Guidi.
Prima di Pracchia , giriamo a destra in salita e qui le cose si fanno interessanti.
La carreggiata si stringe un bel po' e le pendenze aumentano progressivamente.
La seconda e la terza diventano le marce di riferimento e , in qualche tornante stretto , pure la prima non ci sta proprio male.
Iniziamo a girare in un labirinto di stradine tortuose e di cartelli che indicano località fantasma: Casa di qua , Casa di la , Casa di sopra .... 'mmazza che fantasia!!
Ci fidiamo del fiuto della Pegaso che ci porta dove lei si sente a suo agio (eh si l'avete scoperto ..... guida lei , io non conto quasi nulla!!)
Arriviamo in quota , circa 1000 metri, e troviamo una serie di ostacoli.
Pietre sulla strada , alberi o grossi rami in bilico e minacciosi per chi transita da quelle parti ma si va avanti.
Finchè , dopo una serie di tornanti cazzuti, eccolo che si presenta d'innanzi a noi: LO STERRATO!!!
Già da alcuni chilometri avevo deciso di non proporre qul tratto agli amici di AOTR a maggio , troppi i rischi per portarci 30/40 moto.
Ci saranno alcune stradali pure e , soprattutto , alcune coppie su CapoNord con tris di valige che si troverebbero in difficoltà su quelle strade.
Ma la curiosità di vedere com'è dopo la prossima curva , ci ha portato fino a qui.
Quando la strada passa da scassata a sterrata , mi fermo ed aspetto il Barone che mi guarda e mi dice
"dai , arriviamo fino alla fine di questa salita e vediamo com'è dopo".
Io non aspettavo altro ..... i miei occhi e quelli della Pegaso si accendono e si va sù!!!
Il fondo è buono , fattibile da qualunque moto , senza troppi problemi ... certo , non è da sottovalutare ma si fa fa tranquillamente.
Arriviamo in cima alla salita (un rettilineo di 3/400 metri con una curva all'inizio) e si apre un panorama meraviglioso.
Siamo a poca strada dal Rifugio Monte Cavallo (o qualcosa di simile) e c'è un bivio.
A destra la strada sale sterrata mentre a sinistra la strada sale .... sterrata!!
Ok , è inutile continuare oggi , lo farò un altra volta perchè la voglia di vedere dove finisce la carreggiata è moooolto forte.
(Stamattina ho curiosato su google heart e si vede che prosegue e torna asfaltata qualche chilometro dopo.
Certo , i dislivelli ed il tipo di fondo non si riescono a capire ma mi basta per mettere il segno sulla cartina per una prossima escursione , magari con qualche amico "endurizzato").
Prima di girare le moto , il Barone fa una pissssiatina ed io faccio due foto.
Alla strada ed alle moto ..... non al Barone urinante , che avete capito?!?!?!
Avete notato , nella foto 2a foto , che Luca ha fatto cadere un albero , vero?!?!
Il solito sbadato!!
Scendiamo da dove siamo arrivati e , a causa del serbatoio che si è fatto vuoto , ritorniamo a Porretta , attraverso una stradina secondaria con "tante belle curvette-ette-ette".
Ci vendiamo un rene per la benzina e riprendiamo con l'itinerario ufficiale che prevede di prendere la strada verso Lizzano in Belvedere e tornare così nel versante Modenese.
Prima di riaccendere le moto , ammiriamo una Mondial che ci affianca al distributore.
Dal vivo e su strada è la prima in assoluto che vediamo entrambi ... c'è tanto carbonio ed ergal che solo il mio manubrio pesa più di quella moto!!
Appena il tempo di asciugarsi la bava dal colletto della giacca ed arriva un mito degli anni '80 , una Lamborghini Countach rossa!!!
Altra dose di bava e si riparte
Anche se questa è una via più conosciuta , il traffico è piuttosto scarso e si viaggia in relax , pennellando le curve.
Percorrendone una , incrociamo un altra rarità , una Ferrari F40 (ma che succede oggi?!?!)
Arriviamo a Lizzano e passiamo il centro , fino al bivio per Querciolae Montese.
Questa strada è bella e torniamo al traffico da "deserto del Gobi" che ci porta fino alla patria della patata (che colpa ne ho io se è la verità?).
A Montese giriamo a destra verso Castel d'Aiano dove facciamo una sosta caffè , in un bar fori dal paese , stranamente pieno imballato.
Entriamo e notiamo che il 99% della clientela è maschio ed over60.
Guardiamo dietro al bancone e capiamo il motivo ..... giovane barista "donna di est" con tutte le cose al posto giusto e ben evidenziate da un abbigliamento attillato!!!
Noi per non confonderci nel mucchio , beviamo il caffè ed usciamo fingendo (FALSI!!) di non esserci accorti di nulla e risaliamo sulle moto.
Da lì , raggiungiamo Zocca dove termina il giro di prova e da dove ci dirigiamo verso casa.
L'ora scarsa che ci separa dalla bassa è abbastanza pesante .... la stanchezza inizia farsi sentire e gli ultimi chilomteri m'è sembrato di farli in bibcletta!!!
Arriviamo a Correggio dove ci salutiamo e andiamo a morire , ognuno a casa sua!!
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